Oscar Schindler: ”Salvando una vita puoi salvare il mondo intero.”

Io mi chiamo Eugenio Coppola e sono della 1BD. Oggi vorrei parlare di Oscar Schindler, un eroe per gli ebrei. Oscar Schindler nasce a Svitavy nel 1908, ai tempi dell’impero Austro-Ungarico ma parlava prevalentemente tedesco. Dopo la caduta dell’Impero austro-ungarico, alla fine della Prima GuerraMondiale, Schindler diventò cittadino della nuova Repubblica Cecoslovacca. Dopo aver frequentato diversi istituti tecnici ed essersi sposato con Emilie Pelzl nel 1928, Schindler svolse diversi lavori: prima lavorò nell’azienda di macchinari agricoli di suo padre, poi aprì una scuola guida e infine si dedicò allavendita di proprietà statali. Inoltre, servì nell’esercito cecoslovacco e nel 1938 ottenne il grado di vice caporale della riserva. Nel febbraio del 1939, cinque mesi dopo l’annessione del Sudetenland da parte della Germania, si unì al partito nazista. Imprenditore opportunista con una passione per le cose più raffinate della vita, Schindler non sembrava la persona ideale a diventare un salvatore di vite umane in tempo di guerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Schindler salvò più di 1.000 ebrei dalla deportazione ad Auschwitz, il campo più grande della Germania nazista. Nel 1944, nel suo momento dimaggiore attività, all’Emalia lavoravano 1.700 operai, di cui almeno 1.000 erano ebrei condannati ai lavori forzati e che i tedeschi avevano trasferito dal ghetto di Cracovia, dopo la sua liquidazione nel marzo del 1943, al campo per lavori forzati di Krakau-Plaszow (che più tardi sarebbe diventato un campo di concentramento). A volte Schindler fece ricorso a tangenti, altre volte alle sue capacità diplomatiche per proteggere gli ebrei minacciati quotidianamente e per garantire, fino alla fine del 1944, che i suoi lavoratori non fossero deportati dalle SS. Per poter sostenere che i lavoratori ebrei erano essenziali per lo sforzo bellico, Schindler aggiunse una divisione di produzione di armamenti a Emalia. Durante la liquidazione del ghetto di Cracovia, nel marzo del 1943, Schindler consentì ai suoi lavoratori ebrei di passare la notte nella fabbrica.

La lista di Schindler:

Nell’ottobre del 1944, dopo che le SS avevano trasferito gli ebrei di Emalia a Plaszow, Schindler riuscì a ottenere l’autorizzazione a trasferire la sua fabbrica a Brünnlitz(Brněnec) nel Protettorato di Boemia e Moravia (vicino alla sua città natale) e riaprirla esclusivamente come fabbrica di armamenti. Uno dei suoi assistenti stilò diverse versioni di una lista di 1.200 prigionieri ebrei necessari per lavorare nella nuovafabbrica. Queste liste erano conosciute collettivamente come la “Lista di Schindler”. Schindler riuscì a soddisfare tutte le specifiche tecniche richieste dalle SS per classificare Brünnlitzcome sottocampo del campo di concentramento di Gross-Rosen. Grazie a ciò, rese possibile la sopravvivenza di 800 uomini ebrei che le SS avevano deportato da Plaszow prima a Gross-Rosen e poi a Brünnlitz, così come di circa 300/400 donne ebree che erano anche state deportate da Plaszow, dopo un periodo ad Auschwitz.

Inoltre su Oscar Schindler é stato fatto anche un film, di cui la scena finale commuovente e significativa:

Tutti gli ebrei salvati da Schindler, lo ringraziarono in modo speciale e con una frase corta e semplice ma con un significato molto profondo. Questa recitava: ”Salvando una vita puoi salvare il mondo intero.”

Esaminiamo questa frase: quando una persono salva la vita di un’altra, potrebbe salvare il mondo intero. Perché se ne salvi una puoi salvre la vita di tutti nel modo in cui l’hai fatto con la prima.

LA MIA OPINIONE:

Penso che Schindler si meriti del ringraziamento degli ebrei, perché dopotutto tutti quanti possiamo essere come lui. Un piccolo gesto ne vale uno enorme.

Articolo scritto da COPPOLA EIGENIO, 1BD

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