Ore 8:00, suona la campanella,ed un rumore lungo e assordante direi fastidioso trapana le orecchie, per il semplice motivo che si ha ancora molto sonno e quel rumore sembra una campana amplificata che risuona e vibra nelle orecchie, mentre tutti vorrebbero stare ancora accucciati nel morbido e caldo cuscino del lettone. Una volta saliti sul Monte Bianco, cioè raggiunta l’ultima rampa di scale in cima alla scuola,si entra nella classe che a quell’ora è ancora sola, senza corpi che la riempiono, senza odori che la infestano, senza rumori che rimbombano tra le mura, insomma ancora un ambiente pulito e decente. Dopo 5 minuti dal suono della campanella, l’aula si riempie di ragazzi, tutti perlopiù ancora addormentati, e si incominciano ad alternare odori alcuni piacevoli ed altri sgradevoli. L’odore iniziale più penetrante, è dato dal susseguirsi di innumerevoli sbadigli che oltre a dare un’immagine visiva poco gradevole di tutte queste bocche spalancate, inizia a far accumulare un inebriante odore di alito” fresco”… in tutta la classe. Fortunatamente questo cattivo odore iniziale, può essere sopraffatto dal profumo intenso di qualcuno che, al posto del sapone, si è confuso ed ha travasato tutta la boccetta di profumo sul viso.
Nell’arco della mattinata, con l’aumento del riscaldamento nel periodo invernale, la sudorazione dei corpi sale a mille e l’aria diventa quasi irrespirabile. Anche qui, qualche volta c’è un ancora di salvezza, perché qualcuno ha la fantastica idea di aprire la finestra per qualche secondo e da fuori entra un venticello di aria pulita e fresca, che a volte però ha difficoltà a mescolarsi con i cattivi odori già esistenti nella classe. Infine si aggiungono gli odori delle varie merende, dolci e salate, che insieme allo sgranocchiare contribuiscono ad aumentare quella fantastica miscela di odori e rumori, che caratterizza la nostra classe. I rumori che si susseguono poi sono molto vivi ed è un continuo alternarsi di bisbigli, rari silenzi, improvvise risate, qualche piccolo urlo non contenuto, insomma un vero caos, che come ho già detto, rendono la classe molto viva e vivace, ma comunque bellissima. I colori che saltano agli occhi, al contrario degli odori e dei rumori, sono invece molto più stabili, in quanto il colore preponderante dell’abbigliamento dei ragazzi è perlopiù uniforme ed oscilla dal nero al grigio. Una nota di vivacità pastello è data dalle pareti ancora per poco intonse, perché da poco ritinteggiate. La luminosità per fortuna, è quasi sempre garantita da un bel sole caldo e penetrante che filtra attraverso le ampie finestre,e……. ti scalda il cuore e accarezza l’anima.

di Lorenza De Magistris

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