Piccole nuvolette oscuravano il cielo color rossiccio e sento il fruscio delle foglie del lieve venticello che soffia in queste calde giornate d’estate.

Il calar del sole mi perde negli occhi della natura.

Le nuvole mi portano via, mostrandomi il freddo ghiacciato sulla cima del monte Everest ma, riportandomi sui piccoli chicchi d’oro della spiaggia, dopo un po’ si inizia ad udire il cinguettio dei pettirosso pronti a volare affiancati dallo stormo.

Scorre il tempo qui, immobile ed io son ad osservare il grande ciclo che percorre la natura.

Il cielo diventa sempre più scuro,sono pronta per spiccare il volo per il grande infinito, l’eternità, il grande abisso che è l’universo.

Vedo spuntare le stelle, le grandi prigioni per le anime dannate, perse.

Ormai è buio e consapevole son che niente è più buio e oscuro di ciò che ho dentro. In cuore mio so che niente mi renderà più libera e piena di vita e pace che andar via di qui. Mi ritrovo poi a guardare l’orizzonte ricordandomi che niente sottolinea di più l’impossibile dal possibile i limiti dell’uomo che sono pronta a superare.

Il signor mio mi ha donato la pace interiore la possibilità di andare oltre limiti dell’umanità. Quindi sono grata, grata, di aver avuto quest’opportunità.

Un buco nero risucchia, le distinzioni, il male, l’amore e l’odio.

Eccomi qui pronta a tramutarmi in un’aquila che mi guiderà lassù verso il posto dove risiedono gli dei, o le persone che hanno stabilito la pace con se stessi.

Come Buddha,Cristo e gli dei di ogni religione.

Dopo quest’ultima notte da umile donna passerò oltre. Gli uomini sono crudeli, ed io ho scelto di essere clemente.

Le orecchie della natura ascoltano, gli occhi sono persi nei miei, la bocca cinguettia e le braccia sono pronte per accogliermi.

Il mio obiettivo è rendere l’impossibile possibile. La vita qui ormai per il mio animo millenario è finita, il corpo e la mente da dodicenne verranno spazzati via. La mia anima vive da tempo.

Dopo questi 1000 lunghi anni di riflessione,ci sono riuscita mi chiedo perché per stare bene con se stessi, bisogna andare via da questo meraviglioso mondo?

Nessuno riesce a bastarsi a differenza di me, che mi basta un tramonto, un’alba, l’atto d’amore che c’è troppo piccolo e la sua mamma. La tempesta, il vento, l’estate, la primavera. Tutto ciò mi emoziona. Una lacrima di gioia riga il mio viso.

Il mare è il pianto di Cristo, le lacrime di tristezza, rabbia e amore riempiono gli oceani. Non provo niente apparte il senso di libertà: finalmente.

Grazie o mio creatore , grazie per la vita che mi hai donato,grazie della libertà che mi hai finalmente concesso, grazie per la pace che mi fatto stabilire con me stessa. Sono immersa nell’infinito è persa nei tuoi occhi perché alla fine il mio corpo e la mia mente siete voi, i miei superiori, i miei dei, la mia libertà.

Sarò presto, anzi sono pronta a congedarmi da questa vita, da quest’esistenza. La terra ormai è il passato e il presente, ma sarò pronta ad andare verso il futuro, il resto della mia esistenza nell’infinito.

Quello che provo adesso e proverò sempre è gratitudine.

Sono pronta, sono in viaggio per una cosa più grande di me.

Le ali della libertà si battono suscitando in me mille dubbi.

Guardando avanti a me scorgo una luce.

Allora, tutte le domande e dubbi scompaiono: sono arrivata a casa.

La casa dell’eterna giovinezza, pace e gioia.

Addio

E così scomparvi nell’orizzonte.

Congedai così la mia vita da umile donna.

La mia ultima parola fu grazie.

MariaElisa Frigerio

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