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La moda è diventata uno scudo che copre la personalità di ogni individuo che ne diventa schiavo di essa. In quest’era, dove conta principalmente l’apparire, piuttosto che l’essere, il mondo delle passerelle sta prendendo il sopravvento sugli adolescenti e no. Moltissimi quelli che cercano di farsi accettare attraverso “travestimenti” -tra cui la moda – anche se questo può compromettere la propria personalità. È più facile seguire le tendenze che farsi conoscere per ciò che realmente si è.
La moda può essere anche una forma di espressione per i ragazzi con molte idee, ma se quest’ultime vengono influenzate dalle pubblicità ingannevoli, possono portare all’omologazione nella società. Il patinato mondo del bello, presenta due aspetti contrastanti: la voglia di essere diversi dagli altri e il desiderio di essere accettati.
Altri tipo di condizionamento sono i tatuaggi, che nella maggior parte dei casi vengono fatti per “bellezza”, per nascondere il proprio aspetto, oppure per apparire agli occhi degli altri forti e superiori.
La bellezza è in continua evoluzione, infatti decade in fretta e viene sostituita e rinnovata continuamente. Dietro al bisogno di omologazione c’è all’origine un forte senso di inadeguatezza che rende la persona insicura di tutto ciò che prova. La televisione, come tutti gli altri mezzi di propaganda, illude la folla con gli ipnotici annunci pubblicitari; i quali mostrano solo gli aspetti positivi di un qualsiasi prodotto non mostrando il suo vero aspetto. A noi giovani infatti, non piace farci condizionare dagli adulti, ma tendiamo a cascare nei loro inganni diventando cosi “schiavi” della propaganda. Spesso capita di assistere a scene in cui vengono messi da parte ragazzi, solo perché non possono permettersi di vestire come la massa, quando poi, dovrebbero essere invece esaltate le  diversità. La moda, quindi, dovrebbe essere un mezzo per esprimere ciò che realmente si è ; con questo presupposto dovrebbero quindi esistere tante mode in rapporto alle tante personalità esistenti. Parlando di un altro tipo di stereotipo da seguire, troviamo i social network, mezzi di comunicazione di massa capaci di condizionare le menti degli adolescenti, i quali molte volte, hanno timore di emergere in una comitiva oppure in un gruppo di amici prediligendo un rapporto di amicizia virtuale.
Un altro esempio di “moda” può essere il fumo, usato anche come forma di ribellione dagli adolescenti. La maggior parte di essi fatica a socializzare e tende a creare veri e propri “scudi” per sentirsi più protetti e sicuri. Molte volte i ragazzi vengono travolti da queste mode e tendenze e di conseguenza perdono la propria stima, hanno paura di essere giudicati o addirittura disprezzati. I ragazzi cominciano a seguire una moda quando hanno un bisogno di identificarsi, di avere una vera e propria immagine e molte volte i giovani si chiudono in se stessi, sentendo il bisogno di appartenere ad una massa, di non sembrare assolutamente diverso dal resto. Sentirsi diverso porta a sentirsi a disagio, discriminato oppure osservato male, in qualsiasi momento e situazio e fino all’emarginazione che, talvolta sfocia nel bullismo. Ma di questo ne parleremo in seguito.

Marzia Rapillo, Mariapaola Schettini,
Sabrina Siano, Sebastian Solis
III° B
I.C. Fiorelli – Napoli

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