Giulia Cecchettin, nata a Padova il 5 maggio 2001, era una studentessa di ingegneria biomedica dell’Università di Padova,prossima a laurearsi con la discussione della sua tesi di laurea fissata per il 16 novembre 2023. La famiglia risiedeva a Vigonovo. Durante gli studi universitari a Padova, Giulia aveva conosciuto Filippo Turetta, nato a Padova il 18 dicembre 2001 e cresciuto a Torreglia, suo collega di corso di studi con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale durata circa un anno e terminata nell’agosto 2023. I due giovani avevano continuato a rimanere in contatto anche dopo la fine della relazione; tuttavia, nell’autunno del 2023, Filippo aveva iniziato a comportarsi in modo possessivo, confidando a Giulia di sentirsi depresso e di non vedere un proprio futuro senza di lei e minacciando il suicidio. Giulia e Filippo continuavano a uscire insieme occasionalmente e lei temeva gesti estremi da parte di lui, anche se confidava di avvertire le pressioni dell’ex come un ricatto. Dopo aver inviato una e-mail intorno alle 17:15 di sabato 11 novembre 2023, Giulia è uscita di casa verso le 18 per recarsi al centro commerciale, accompagnata da Filippo Successivamente Giulia ha scambiato alcuni messaggi con la sorella tramite WhatsApp fino alle 22:43; da quel momento non si hanno più loro notizie. Il giorno successivo verso le 13:30, Gino Cecchettin, il padre, si è recato presso la locale caserma dei Carabinieri e ha denunciato la scomparsa della figlia, temendo per la sua incolumità. Nei giorni seguenti sono state svolte indagini per ricostruire il percorso dell’automobile di Turetta: tra i tanti filmati esaminati, uno decisivo per la svolta delle indagini venne ripreso dalle telecamere di un calzaturificio di Fossò, comune confinante a Vigonovo, e mostrava un uomo colpire violentemente una donna e poi caricarla nel bagagliaio dell’auto. Sul luogo furono rinvenute notevoli quantità di sangue e la lama di un coltello lunga 21 cm, che portarono gli inquirenti a emettere il mandato di arresto europeo per Filippo Turetta con l’accusa di sequestro di persona e omicidio volontario. Il 18 novembre 2023 una squadra cinofila della protezione civile del Friuli-Venezia Giulia ha individuato il cadavere di Giulia Cecchettin adagiato in un anfratto roccioso nel bosco, ricoperto da sacchi di plastica neri e con a fianco numerosi oggetti. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno evidenziato che la ragazza era stata colpita con numerose coltellate alla testa e al collo e che, di conseguenza, era morta per dissanguamento. La sera stessa la polizia tedesca ha arrestato Filippo Turetta in Germania, mentre era fermo sulla corsia d’emergenza dell’autostrada con l’automobile rimasta senza benzina. Condotto nel carcere di Halle in Germania, il 25 novembre Turetta è stato estradato in Italia, con un volo speciale dell’Aeronautica militare atterrato a Venezia, ed incarcerato presso la casa circondariale di Verona.
GRAZIE PER AVER LETTO IL MIO ARTICOLO, SCRITTO DA SPARNELLI ANTONIO, 2BD.