Dante Alighieri, Durante di Alighiero degli Alighieri, nacque nel 1265 a Firenze in Toscana e morì nel 1321 a Ravenna in Emilia-Romagna dove fu esiliato, dopo la sconfitta contro i Guelfi neri. Dante viene chiamato “Sommo Poeta” e padre della lingua italiana. Egli faceva parte dei Guelfi bianchi, una delle fazioni in cui era divisa Firenze. Come anche il suo “primo amico” Guido Cavalcanti, altro grande poeta di quei tempi.

Dante Alighieri, Guido Cavalcanti e Guido Guinizzelli fondarono una nuova corrente letteraria detta “Dolce stil novo”.

Dante, all’età di nove anni, conobbe una splendida ragazza di nome Bice Portinari della quale s’innamorò perdutamente e nove anni dopo decise di sposarla; il matrimonio non si poté fare perché il padre di Dante lo obbligò a prendere in moglie Gemma Donati.

Le cinque opere più importanti di Dante furono: Il Convivio, Vita Nova, De monarchia, De vulgari eloquentia e Rime.

Il Poema in assoluto più famoso e tradotto anche in altre lingue è la Divina commedia. Essa è divisa in tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso.

Inferno deriva da “inferior” dove Dante colloca i violenti, gli omicidi e i traditori.

Purgatorio deriva dal verbo “purgare” in cui Dante colloca le anime destinate al Paradiso.

Paradiso deriva dal greco “paradysos”; per Dante al centro del Paradiso c’è Dio e intorno i santi, i beati e gli angeli.

L’inferno ha 34 canti, l’unico ad averne uno in più per l’introduzione.

Il Purgatorio e il Paradiso ne hanno 33 ciascuno che in totale completano i 100 canti.

Prima di andare a parlare degli accompagnatori di Dante in questo suo cammino e i vari personaggi possiamo parlare dei poeti e degli eroi mitologici che fanno parte della Divina Commedia.

Come poeta a lui vicino nell’inferno è presente Guido Guinizzelli, nel purgatorio Jacopo da Lentini, “Il Notaro” il miglior rappresentante della scuola siciliana.

Abbiamo eroi mitologici presenti come le figure di Omero, Minosse, Diomede e Ulisse.

Publio Virgilio Marone in arte Virgilio, il poeta dell’Eneide, accompagna Dante nel suo cammino tral’Inferno e il Purgatorio.

Tra i mostri dell’inferno abbiamo Cerbero, il Minotauro, i Centauri ed infine Lucifero al trentaquattresimo canto. Ǫui Virgilio rivolgendosi a Lucifero disse: “Ecco Dite, ed ecco il loco ove convien che di fortezza t’armi” .

Il poema dantesco inizia con la terzina metaforica

“Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai inuna selva oscura

ché la diritta via era smarrita”.

Nel terzo canto dell’Inferno troviamo Caronte che aiuta Dante ad attraversare il fiume Acheronte da una riva all’altra.

Dante prima di abbandonare Caronte gli dice:

“Caron non ti crucciare

vuolsi così colà dove si puot

ciò che si vuole e più non dimandare”.

Nel Paradiso Dante è accompagnato da Beatrice fino all’Empireo dove c’è ad aspettarlo San Bernardo.

San Bernardo lo accompagna fino alla Rosa dei beati dove c’è la visione di Dio.

Nel paradiso ci sono nove cieli, ognuno rappresenta un pianeta del nostro universo.

Ǫuesto è solo un riassunto per descrivere la storia di Dante e la Divina Commedia raccontata da me.

Articolo scritto da BORRELLI RICCARDO, 2BD

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